Il Piemonte in cui visse e operò il pittore Guglielmo Caccia era molto diverso da quello attuale. Innanzitutto per la sua estensione geografica, perché il ducato sabaudo doveva dividere il territorio che oggi consideriamo piemontese con due altri stati di notevoli dimensioni, il marchesato di Saluzzo e quello del Monferrato.
Quest’ultimo era collocato lungo la via delle Fiandre, che per gli imperatori Asburgo rappresentava il collegamento più comodo per trasferire soldati, armi e mercanzie dal Mediterraneo ai Paesi Bassi. Insomma, una Genova-Rotterdam ante-litteram!
In questo territorio, a Montabone, nel Monferrato dei Gonzaga, nacque e condusse la sua vita di pittore il Moncalvo. Non deve dunque stupire che i luoghi delle sue committenze siano legati a città e territori che allora facevano parte dello stato con capitale a Casale, o intrattenevano profondi legami di alleanza, come il Milanese allora sotto il dominio imperiale.